Un Architetto in cucina in giro per l’Italia e non solo…

Non ero mai stata con la mia famiglia in Sicilia e desideravo da anni visitare le Eolie con Michel e Lucrezia. Quest’anno abbiamo deciso di trascorrere le ultime due settimane di giugno tra Stromboli e Lipari. Il periodo era perfetto, clima fresco, poche persone, spiagge praticabili ed intatte, giornate lunghissime rotte solamente da tramonti mozzafiato.

Da Aosta il viaggio è alquanto lungo, ma ne vale decisamente la pena! Abbiamo viaggiato con EasyJet da Milano Malpensa fino a Catania, dove ci aspettava il transfer Alibrando che ci avrebbe portati fino a Milazzo. A Milazzo ci si imbarca per le isole con gli aliscafi della Libertylines, con partenze alquanto frequenti.

Per chi viaggia con bambini come noi, consiglio di trascorrere una notte a Milazzo, in modo da spezzare il viaggio e trascorrere una serata piacevole, magari cenando in uno dei tipici ristorantini a base di pesce sul lungomare. Abbiamo pernottato all’Hotel Esperia, un piccolo albergo davvero delizioso, comodo, pulito e che offre una fantastica colazione in mezzo ad un giardino di agrumi.

Il giorno seguente abbiamo preso l’aliscafo per Ginostra, piccolo villaggio di Stromboli. Puntuale e preciso, dopo circa 2 ore, l’aliscafo ci lascia in questo piccolissimo porticciolo da cui si stagliano colori meravigliosi. Gli azzurri del mare, il nero della sabbia e delle rocce vulcaniche, il verde della vegetazione e i bianchi delle tipiche costruzioni eoliane. Un sogno, un vero sogno si è avverato, siamo qui, noi 3 insieme, anzi noi 4. Eh si perchè nel mio pancino cresce un’altra bimba!!

A Ginostra siamo stati 5 giorni, un luogo senza tempo, fermo in una dimensione atipica per la vita frenetica che viviamo. Un villaggio quasi disabitato sull’isola di Stromboli, senza le grandi comodità, con poca riserva di acqua, senza illuminazione stradale, senza mezzi per trasportare i viveri, solo asinelli carichi che si arrampicano sulle stradine ripide del villaggio. 5 giorni che mi sono sembrati un’eternità, perché il tempo si era fermato, ed eravamo solo noi, a respirarci, ad amarci e a viverci…

Oggi vi racconto la storia di quei 5 giorni a Ginostra. Una storia che parla di ricordi, profumi, colori ed attimi intensi. Una storia ambientata a Ginostra, piccolo villaggio ai piedi dello Stromboli, “Iddu”. Fine giugno, noi 3, i tramonti e la pace.

Un luogo carico di energia vitale, di sensazioni forti che irradiano lo spirito. Non ci sono grandi cose da fare in un piccolo villaggio come Ginostra, a parte godere dell’immensità di un posto unico al mondo. Passeggiare ascoltando il silenzio rotto dal borbottare del vulcano. Perdersi tra i tanti vicoletti e sentieri, di notte, con solo la luce della luna e delle stelle. Sentire il vento tra i capelli, il sapore del sale sulla pelle, percepire i profumi dei fiori di cappero e dei fichi d’india. Leggere il proprio libro preferito sdraiati sulle classiche panche delle tipiche case eoliane e farsi scompigliare i capelli dal vento e dalla salsedine.

Rilassarsi a colazione, tra i sorrisi della mia Lucrezia e i profumi dei fichi e dei limoni. Assaporare il gusto della semplicità, senza fretta, senza stress, ascoltando solo il mare e i rumori di “Iddu”, che ogni tanto ci fa sentire la sua presenza.

Cenare tutte le sere in quello che è diventato il nostro posto del cuore, il Ristorante Il Puntazzo. Luogo dove non solo si riempie la pancia, ma sopratutto l’anima. Si riempiono gli occhi, si vive un’esperienza sensoriale che difficilmente dimenticheremo.
Se capitate alle Eolie, andate a Ginostra, perdetevi in quel silenzio e assaporate il miglior cibo mai provato. Vale il viaggio, vale tutto.

Presto vi racconto la seconda parte di questa meravigliosa vacanza, alla scoperta di Lipari e del Mistral Residence che ci ha ospitati in una location meravigliosa!!

Vi lascio uno scatto per iniziare a sognare…

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